Il Papa convoca Arbore e lo incarica di mettere in scena “Gaudium Magnum”, show musicale per la TV vaticana. Durante le prove le gag si susseguono spudoratamente con sgangherata frenesia finché interviene il Padreterno che manda tutto a catafascio e con una felliniana sfera di ferro precipita tutti nelle viscere della Terra. “Pap'occhio” come occhio del papa, ma anche come pastrocchio, pasticcio, intruglio, e il film di Arbore lo è per programma, ma anche per necessità: la fase del montaggio è stata determinante almeno quanto quella delle riprese. Scritto con L. De Crescenzo, prodotto da M. Orfini. Sequestrato per vilipendio della religione di Stato. Ridistribuito in sala senza esito nel 1998.