Marco Antonio ama Cleopatra ma è perseguitato dalla moglie gelosa. Costei, trovato un poveretto del tutto simile al marito, lo invia alla corte della regina d'Egitto con lo scopo di porre fine alla relazione tra i due. Cleopatra, per le pene d'amore, vorrebbe uccidersi ma l'aspide velenoso, una volta morsa la regina, cade per terra avvelenato. Dal canto suo, il malcapitato sosia si mette in salvo. Tutta Cinecittà nel 1963 era impegnata per il kolossal Cleopatra, e fioccavano imitazioni e parodie. Non poteva mancare Totò, a suo agio anche in mezzo a scenografie e costumi riciclati, con le immancabili spalle Mario Castellani e Gianni Agus.